Come aprire un birrificio in Italia e perché optare per la vendita o produzione di birre di origine belga

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I grandi bevitori di birra spesso sono anche i maggiori appassionati. E magari fra i loro sogni c’è quello di aprire un birrificio per far della passione un lavoro. Alcuni immaginano o già sanno farlo di produrre birre italiane replicando le celebri belghe. Sogno non del tutto irrealizzabile, ma vanno conosciute molte cose prima di poterlo mettere in atto.

Cose da sapere sulle birre del Belgio

Perché ispirarsi proprio alle birre di questa nazione? Per prima cosa perché questo paese insieme a Germania e Repubblica Ceca è fra i primi paesi produttori e soprattutto consumatori di birra.

In seconda battuta perché le birre belghe hanno caratteristiche particolari che possono essere piacevoli anche per gli italiani.

Le birre di origine belga sono ad alta fermentazione, hanno un sapore particolare perché la preponderanza del lievito è netta rispetto al luppolo e al malto. Il luppolo utilizzato è poi il Saccharomyces cerevisiae che dona alla bevanda un gusto un po’ fruttato e un po’ speziato.

Le migliori birre belghe sono lavorate o ad alta fermentazione oppure all’aria aperta. Fra le marche più note ci sono le Blanche, le Lambic, le Trappiste, le Saison e le Belgian Ale.

Un birrificio che voglia produrre nel nostro Paese le birre belghe potrebbe ad esempio ispirarsi alle St.Idesbald che sono delle birre particolari e deliziose. Color paglierino e gusto raffinato da ginepro, coriandolo e lime. Oppure altra idea potrebbe essere quella di specializzarsi sulla Duchesse che accompagna al sapore di birra quello di cioccolato e ciliegia.

Ma non basta solamente avere un know-how di alto livello sulla preparazione della birra belga o tedesca o italiana per avviare un’attività come un birrificio. Servono tutta una serie di permessi e un business plan ben fatto.

Che tipi di birrificio esistono in Italia

Con la parola generica birrificio si contraddistinguono questi tre tipi di aziende: l’artigianale o agricolo che produce birra; il microbirrificio che rappresenta un’attività dedita alla produzione e vendita; il brewpub che produce la birra e consente di consumarla in loco.

Oltre a queste tre possibilità c’è anche il beer shop che semplicemente al dettaglio vende birra.

Come avviare un’attività quale un birrificio

Per realizzare il sogno di aprire un birrificio, magari producendo birre belghe o d’altro tipo, è necessario crearsi una partita iva e iscriversi al Registro delle Imprese della Camera di Commercio. Quindi serve individuare il corretto codice Ateco, iscriversi alla cassa previdenziale, optare per il regime contabile giusto e aprire le posizioni INPS e INAIL.

Un birrificio può essere un’attività individuale oppure una società: si può effettuare la rivendita sia in loco e nel paese di produzione e sia online espandendo le vendite in tutta Europa (qui una guida utile).

Una volta passato questo iter bisogna pensare ai permessi doganieri e d’igiene. Bisogna ottenere il certificato HACCP per poter vendere alimenti o bevande. Poi si deve avere una licenza ufficiale dall’agenzia delle Dogane e poi l’abilitazione SAB che è collegata sempre alla somministrazione di bevande e cibo.

Nell’ambito della produzione e del consumo devono essere poi soddisfatti anche i requisiti con le autorizzazioni delle Asl. E per ultima serve la SCIA che è una segnalazione apposita per certificare che l’attività possa iniziare.

E poi ovviamente ci sono i costi collegati all’attività in sé. Per esempio il commercialista, il diritto Camerale, l’eventuale personale, le imposte sostitutive, i contributi previdenziali e le somme necessarie per la ristrutturazione dei locali.

Se tutti questi passaggi sono alla portata delle persone che vogliono creare un birrificio – ispirato al Belgio – allora il loro sogno è davvero realizzabile.