La cancellazione dal CRIF (Centrale Rischi di Intermediazione finanziaria) è possibile effettuarla dopo il saldo e lo stralcio del debito. Quello che si chiedono i cattivi pagatori è: come fare per far sì che la domanda abbia successo? Vedremo in questa guida le tempistiche e le modalità previste.
Esser cancellati dal registro CRIF, può consentire al debitore di poter accedere ai prestiti e quindi non dare l’opportunità alle banche di rifiutare la domanda di finanziamento. Ecco che spiegheremo tutte le soluzioni possibili per far sì che si riacquisti fiducia creditizia da parte di banche ed istituti finanziari.
Come effettuare il saldo e stralcio per cancellarsi dal CRIF
La strada più semplice per il debitore, è quella di accordarsi con il suo creditore tramite il pagamento a stralcio. Si tratta di una soluzione, che consente di poter cancellarsi dal sistema del CRIF pur sborsando una cifra minore rispetto a quella ordinaria.
L’operazione chiaramente comporterà dei vantaggi per entrambe le parti:
- Creditore: riceverà immediatamente parte del denaro spettante, in modo tale da non incorrere ad altre soluzioni legali più costose per avere soldi.
- Debitore: pagando una cifra più bassa, potrà avere l’opportunità di cancellarsi dal registro come protestato o cattivo pagatore, e poter effettuare in futuro, altre domande per ottenere il finanziamento desiderato.
Ecco però, come si procede con il saldo a stralcio per rimuoversi dal registro della Centrale Rischi di Intermediazione finanziaria:
- Una volta accordato il pagamento con la banca o ente creditore, il nominativo del debitore non risulterà tra i cattivi pagatori. Ciò avverrà nell’immediato qualora non sia ancora emersa la morosità.
- Se la segnalazione al CRIF fosse già avvenuta, il pagamento a stralcio prevede che trascorrono 36 mesi prima che la propria posizione creditizia venga regolarizzata, ovvero abolita dal registro.
La cancellazione dal CRIF è automatica. Ciò significa, che una volta trascorsi i 3 anni da quando è stato saldato il debito a stralcio, il proprio nome non sarà più visibile ad alcuna banca che indagherà sulla affidabilità creditizia.
Prima dei 36 mesi, nonostante non sia possibile cancellarsi dal CRIF, il debitore potrà ottenere una liberatoria da parte di un ente creditizio, affinché quest’ultimo possa affermare che l’insolvenza è stata saldata tramite il pagamento a stralcio.
Questo consentirà all’ex debitore, di poter rassicurare le banche prima che esse controllino e lo scovino nel registro CRIF.