Cosa prevedono le normative europee sugli elementi di fissaggio?

In ambito edile quando si costruiscono ponti, edifici, travi, fondazioni, pilastri, elementi di sostegno e strutture soggette a fatica o ad azioni sismiche è necessario fare riferimento alle normative UE. In modo particolare va posta attenzione a quella relativa agli elementi di fissaggio, quindi alla bulloneria strutturale.

La bulloneria strutturale svolge un ruolo fondamentale all’interno della carpenteria metallica e le normative europee di riferimento, in modo particolare la EN 14399 e la EN 15048, ne consentono (grazie alla marcatura CE) la tracciabilità.

Per comprendere meglio la disciplina europea sugli elementi di fissaggio è necessario introdurre brevemente il concetto di assieme. Con questo termine di intende la vite e il dado e, in alcuni casi, la presenza anche della rondella. Alla luce di questo concetto è possibile, così come fatto dalla normativa europea, distinguere due categorie di bulloneria strutturale a seconda del tipo di assieme che si necessita ottenere:

  • Assiemi strutturali a precarico (EN 14399)
  • Assiemi strutturali non a precarico (EN 15048)

Per la bulloneria strutturale ecco dove trovare degli articoli per il fissaggio sicuri e a norma di legge che rispondano alle diverse necessità ed esigenze.

EN 14399

La norma EN 14399 fa riferimento agli assiemi strutturali non a precarico ovvero quelli composti sostanzialmente da una vite e da un dado. In questo caso si hanno degli assiemi da serraggio controllato ampiamente utilizzati nella realizzazione di strutture e giunti sottoposti a forze di trazione. In questi assiemi il precarico si applica mediante una chiave dinamometrica capace di garantire il controllo sulla coppia di serraggio. Tanto sulla testa della vita quanto sul dado deve essere indicato il sistema di bulloneria strutturale di quel componente indicato con la sigla HV o HR. Nel sistema HV si utilizza un dado più basso che se sollecitato sarà il componente destinato a cadere. Nel sistema HR il dado è più alto e con un filetto della vite più esteso; in caso di sollecitazione sarà il bullone a cedere.

EN 15048

Negli assiemi da non precarico è sufficiente un serraggio manuale. In questo caso la normativa europea specifica quali sono i requisiti per gli assiemi di bulloneria strutturale non precaricati. A seconda delle caratteristiche dimensionali la normativa prende a riferimento quella utilizzata per la viteria tradizionale, quindi per le viti SB a testa esagonale con filetto parziale utilizza la ISO 4014, per le viti SB a testa esagonale con filetto intero la ISO 4017, mentre per i dadi esagonali SB la ISO 4032.

Le altre normative

Molto importante si rivela poi la marcatura CE che deve essere prevista sulle etichette e sul prodotto (vite e dado, le rondelle non hanno marcatura) e deve riportare il numero d’identificazione dell’ente certificatore, il marchio del produttore, il numero della certificazione di conformità CE, la dichiarazione della presenza di eventuali sostanze pericolose e il riferimento alla normativa EN 15048.

La UNI EN ISO 898 si occupa degli elementi di collegamento in acciaio con filettature metrica e alle loro caratteristiche meccaniche e dimensionali. Infine la EN ISO 3506 prevede le caratteristiche meccaniche degli elementi di collegamento in acciaio inox.