Regolamento Droni: Cosa cambia da gennaio 2024 in Europa e in Italia

Nel mondo dei droni si prepara all’orizzonte una grande rivoluzione, con l’entrata in vigore in Europa (e di conseguenza anche in Italia) delle classi da C0 a C6 in cui gli UAS saranno suddivisi in base alle loro caratteristiche. Secondo il nuovo assetto normativo preparato da EASA, ossia l’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea, ogni classe di droni identificherà dei requisiti ben precisi sull’uso che si potrà fare del velivolo, sui titoli di volo che il pilota dovrà possedere e su altri aspetti.

Anche se alcune cose rimarranno identiche o comunque abbastanza simili a come sono oggi, il cambiamento in arrivo investirà l’intero settore e con esso tutti i piloti, dai professionisti ai semplici amatori, che dovranno misurarsi con gli effetti della nuova classificazione.

Mentre per avere una panoramica completa ed esaustiva sulle norme europee che regolano i droni possiamo raccomandare la lettura delle tantissime informazioni contenute sul portale dell’EASA, vediamo invece di fare un riepilogo schematico del futuro che ci aspetta a breve per quanto riguarda le classi e gli attestati necessari per volare coi droni.

Le nuove classi dei droni

Come detto, il regolamento europeo prevede droni distinti per classi che vanno da C0 a C6. Queste classi devono essere certificate dai produttori secondo dei precisi requisiti tecnici che riguardano elementi come il peso massimo al decollo (MTOM – Maximum Take Off Weight), la presenza di alcune funzionalità di sicurezza e la capacità di condividere informazioni.

La data a partire dalla quale i droni dovranno essere obbligatoriamente marcati con le etichette di classe era inizialmente prevista per qualche anno fa, ma le complicazioni dovute al Covid hanno poi spinto EASA ad allungare il periodo di transizione e posticipare questo momento per due volte, l’ultima delle quali corrisponde alla data del 01 gennaio 2024. In questo modo, i produttori hanno avuto più tempo a disposizione per realizzare droni in linea con i requisiti voluti da EASA.

Droni senza marcatura

Prima di addentrarci nell’analisi delle diverse classi, però, è giusto chiedersi “Cosa accadrà dal primo gennaio ai droni che sono stati in commercio fino al giorno prima e che non sono stati etichettati in anticipo?”. Ovviamente in questa condizione ricadono tantissimi piloti di ogni genere, dai professionisti ai semplici appassionati.

Niente paura, perché i tanti modelli venduti e acquistati fino a quella data potranno ancora essere usati! A seconda dei casi infatti verranno fatti confluire in una delle sottocategorie Open. La discriminante sarà – anche questa volta – il peso:

  • se il drone pesa meno di 250 grammi (quindi stiamo parlando degli attuali droni che si pilotano senza patentino) verrà considerato equivalente a un drone marcato C0 e potrà continuare ad essere utilizzato in scenari A1, quindi senza obbligo di attestato e anche in contesti urbani, persino sopra le persone (ma non se trattasi di assembramenti);
  • se invece il peso del “vecchio” drone senza marcatura di classe va dai 250 grammi in su, volerà seguendo le regole degli scenari A3, quindi potrà volare a distanza dalle persone e il pilota dovrà avere il patentino.

Per approfondire il mondo dei droni di classe C0, che includeranno quasi tutti i modelli dedicati ai piloti non professionisti, vi consigliamo di leggere questa guida sul sito Ilmiodrone.it .

Chiarito questo punto, passiamo adesso alle caratteristiche delle nuove classi di droni.

Droni di Classe C0

  • Peso: inferiore a 250 grammi
  • Modalità a bassa velocità necessaria: NO
  • Indicazione sul rumore emesso: NO
  • Limite al rumore emesso: NO
  • Funzione di identificazione remota diretta: NO
  • Funzione di Geo-Awareness: NO
  • Avviso di Batteria Scarica: NO
  • Sistema di terminazione del volo: NO
  • Funzione di Geo-Caging: NO
  • Informazioni su Posizione, Velocità e Altezza: NO

I droni C0 appartengono alla sottocategoria A1, ma possono volare anche nella sottocategoria A3. Le restrizioni operative prevedono nessun volo sopra persone non coinvolte; se dovesse succedere, il sorvolo deve essere ridotto al minimo. Non ci deve essere alcun volo sopra assembramenti di persone e bisogna mantenere un’altitudine di volo inferiore agli 120m dal suolo. Non è necessaria la registrazione dell’operatore del drone, a meno che a bordo ci sia una fotocamera o un sensore e il drone non sia un giocattolo. Il pilota remoto deve leggere attentamente il manuale dell’utente e l’età minima per il pilota remoto è 16 anni, a meno che il drone non sia un giocattolo.

Droni di Classe C1

  • Peso: inferiore a 900 grammi
  • Modalità a bassa velocità necessaria: NO
  • Indicazione sul rumore emesso: SÌ
  • Limite al rumore emesso:
  • Funzione di identificazione remota diretta: SÌ
  • Funzione di Geo-Awareness: SÌ
  • Avviso di Batteria Scarica: SÌ
  • Sistema di terminazione del volo: NO
  • Funzione di Geo-Caging: NO
  • Informazioni su Posizione, Velocità e Altezza: NO

I droni C1 si trovano nella stessa sottocategoria dei C0, con le stesse restrizioni operative. La differenza principale risiede nella necessità per il pilota remoto di effettuare un training online, superando un esame teorico online per ottenere un attestato di “completamento del corso online” per la sottocategoria A1/A3.

Droni di Classe C2

  • Peso: inferiore a 4 chilogrammi
  • Modalità a bassa velocità necessaria: <3 m/s eccetto per modelli ala fissa
  • Indicazione sul rumore emesso: SÌ
  • Limite al rumore emesso:
  • Funzione di identificazione remota diretta: SÌ
  • Funzione di Geo-Awareness: SÌ
  • Avviso di Batteria Scarica: SÌ
  • Sistema di terminazione del volo: NO
  • Funzione di Geo-Caging: NO
  • Informazioni su Posizione, Velocità e Altezza: NO

I droni C2 appartengono alla sottocategoria A2, ma possono volare anche in A3. Le restrizioni operative prevedono che non bisogna sorvolare persone non coinvolte, mantenendo una distanza orizzontale di 30m da queste (riducibile a 5m se la funzione a bassa velocità è attiva). Anche qui, come per i C1, è necessaria la registrazione del drone. In aggiunta, il pilota remoto deve ottenere un “Certificato di competenza del pilota remoto” per la sottocategoria A2 dopo aver completato un training pratico in autonomia e aver superato un esame teorico aggiuntivo presso la NAA o online.

Droni di Classe C3

  • Peso: inferiore a 25 chilogrammi
  • Modalità a bassa velocità necessaria: NO
  • Indicazione sul rumore emesso: SÌ
  • Limite al rumore emesso:
  • Funzione di identificazione remota diretta: SÌ
  • Funzione di Geo-Awareness: SÌ
  • Avviso di Batteria Scarica: SÌ
  • Sistema di terminazione del volo: NO
  • Funzione di Geo-Caging: NO
  • Informazioni su Posizione, Velocità e Altezza: NO

I droni C3 appartengono alla sottocategoria A3. Le restrizioni operative prevedono che è vietato sorvolare persone non coinvolte, mantenendo una distanza orizzontale di 150m da queste e dalle aree urbane. Anche per questa categoria è obbligatoria la registrazione del drone. Il pilota remoto deve ottenere un “Attestato di completamento del corso online” per la sottocategoria A1/A3 completando un corso di formazione online e superando l’esame teorico.

Droni di Classe C4

  • Peso: inferiore a 25 chilogrammi
  • Modalità a bassa velocità necessaria: NO
  • Indicazione sul rumore emesso: NO
  • Limite al rumore emesso: NO
  • Funzione di identificazione remota diretta: NO
  • Funzione di Geo-Awareness: NO
  • Avviso di Batteria Scarica: NO
  • Sistema di terminazione del volo: NO
  • Funzione di Geo-Caging: NO
  • Informazioni su Posizione, Velocità e Altezza: NO

Le stesse restrizioni e obblighi si applicano anche ai droni C4, che appartengono anch’essi alla sottocategoria A3. Anche per questa categoria è obbligatoria la registrazione del drone. Il pilota remoto deve leggere attentamente il manuale dell’utente e ottenere un “Attestato di completamento del corso online” per la sottocategoria A1/A3 completando un corso di formazione online e superando un esame teorico online. Anche in questo caso, l’età minima per il pilota remoto è 16 anni.

Droni di Classe C5

  • Peso: inferiore a 25 chilogrammi
  • Modalità a bassa velocità necessaria: <5 m/s eccetto per modelli tethered (vincolati)
  • Indicazione sul rumore emesso: SÌ
  • Limite al rumore emesso:
  • Funzione di identificazione remota diretta: SÌ
  • Funzione di Geo-Awareness:
  • Avviso di Batteria Scarica: SÌ
  • Sistema di terminazione del volo: SÌ
  • Funzione di Geo-Caging: NO
  • Informazioni su Posizione, Velocità e Altezza: SÌ

Questi droni non possono volare in categoria Open come i precedenti, ma solo nelle categorie Specific o Certified, stabilite in base alla complessità del contesto dell’operazione di volo.

Droni di Classe C6

  • Peso: inferiore a 25 chilogrammi
  • Modalità a bassa velocità necessaria: NO
  • Indicazione sul rumore emesso: SÌ
  • Limite al rumore emesso:
  • Funzione di identificazione remota diretta: SÌ
  • Funzione di Geo-Awareness:
  • Avviso di Batteria Scarica: SÌ
  • Sistema di terminazione del volo: SÌ
  • Funzione di Geo-Caging: SÌ
  • Informazioni su Posizione, Velocità e Altezza: SÌ

Questi droni non possono volare in categoria Open come i precedenti, ma solo nelle categorie Specific o Certified, stabilite in base alla complessità del contesto dell’operazione di volo.

Requisiti per volare: Attestati e Patenti in base alle classi

Non ci sono cambiamenti invece per quanto riguarda le patenti di volo eventualmente richieste dal regolamento per utilizzare i droni, così come non cambia l’obbligo di stipulare un’assicurazione.

  • Nessun attestato di volo è richiesto per chi ha un drone marcato C0, un drone autocostruito che pesa meno di 250 grammi o un drone senza marcatura acquistato fino al 31 dicembre 2023 e sprovvisto di marcatura di classe. L’unico “obbligo” è di leggere e familiarizzare con il manuale d’uso del velivolo.
  • Attestato di volo A1-A3 è richiesto per chi ha un drone marcato C1, C3 o C4, oppure un drone senza marcatura acquistato entro il 31 dicembre 2023
  • Attestato di volo A2 è richiesto per chi ha un drone marcato C2.

È possibile studiare e sostenere l’esame online per ottenere l’attestato A1-A3 presso i siti internet messi a disposizione dalle diverse autorità Nazionali, mentre l’esame per l’Attestato A2 deve essere sostenuto in presenza presso una entità riconosciuta dalle autorità nazionali, o in alcuni casi sempre online attraverso test in modalità supervisionata.