Cosa è il codice tributo 8911 e quando si usa
L’utilizzo del codice tributo 8911, durante la compilazione del modello F24, serve per procedere al versamento delle sanzioni in caso di violazione relative elle imposte sul reddito, imposte sostitutive Ive ed Irap, nel caso in cui il soggetto di avvale dell’istituto di ravvedimento.
Si tratta infatti di un codice specifico a cui il contribuente, fa ricorso per provvedere volontariamente a regolarizzare la propria posizione (come ad esempio presentazione, dopo la naturale scadenza, della dichiarazione dei redditi oppure al pagamento di imposte oltre la data di scadenza prevista.
Tramite l’istituto di ravvedimento, il cittadino italiano, fa una dichiarazione tardiva in cui, autonomamente, rettifica le proprie irregolarità relative a qualsiasi tipo di versamento effettuato in ritardo. Per ovviare a tutto ciò il contribuente non deve fare altro che procedere al pagamento della multa compilando esattamente il modello F24 e riportando l’esatto codice tributo che identifica il ravvedimento.
Ai sensi dell’articolo 15, comma 2-bis, D.Lgs.471/1997 Il modello F24 a zero, per effetto della compensazione, deve sempre essere trasmesso in via telematica o presentato all’agenzia delle entrate, da tutti i contribuenti. L’omessa presentazione del modello F24 a saldo zero prevede l’applicazione di una sanzione:
- 50 Euro per ritardo pari o inferiore a 5 giorni lavorativi
- 100 Euro per il ritardo superiore a cinque giorni lavorativi
Tuttavia, il soggetto, può regolarizzare spontaneamente effettuando un ravvedimento operoso del modello F24 a zero, inserendo il codice tributo 8911 per il pagamento della sanzione in misura ridotta.
Violazioni dichiarative entro i 90 giorni dal termine di presentazione
Dichiarazione integrativa per la correzione di errori non rilevabili in fase si controllo automatizzato
In tal caso la sanzione applicabile è quella di cui all’articolo 8 del D.Lgs.471/97 è di 250 euro, ridott a 1/9 (27.78 Euro) da versare indicando nel modello F24 il codice tributo 8911, che identifica le sanzioni pecuniarie per violazioni tributarie di qualsiasi genere.
Dichiarazione integrativa per la correzione di errori rilevabili in fase si controllo automatizzato
In tal caso la sanzione è esclusivamente quella per omesso versamento, pari al 30% di ogni cifra non versata, applicando le riduzioni previste dal ravvedimento operoso, in base alla data in cui viene effettuato il versamento.
Dichiarazione tardiva
Tramite la circolare n. 42/E/2016, l’Agenzia delle Entrate, chiarisce la questione del contribuente ritardatario che presenta il modello unico oltre la scadenza (30 Settembre), ma non oltre i 90 giorni successivi (ovvero il 29 Dicembre). In tal caso l’importo da pagare a titolo di sanzione di 250 Euro, con la possibilità di riduzione a 1/10 attraverso il ravvedimento.