Euma, l’associazione europea dei club alpini 

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Compie un anno e mezzo Euma, l’associazione nazionale dei club alpini in Italia. L’European Union Mountaineering Association, in italiano l’Unione Delle Associazioni Di Alpinismo è nata nel 2017 dopo la decisione di creare un organismo a livello sovranazionale che rappresenti gli interessi dei club alpinistici presso le istituzioni europee e uno strumento prezioso di coordinamento.

In un contesto storico e politico di sempre maggiore integrazione europea, i club alpinistici a livello europeo hanno deciso che era giunta l’ora di unirsi e di fare fronte comune per permettere di essere una voce sola a livello europeo e far valere i propri interessi.

Fra i club che hanno aderito alla Euma, come apprendiamo dal sito specializzato http://www.escursionista.it/, c’è anche il maggiore club Italiano, il CAI. Proprio il European Union Mountaineering Association aveva presentato Euma a Cime a Milano 2017, spiegando come questa nuova associazione vuole vertere alla tutela ed alla valorizzazione dei territori di montagna in Europea, e diventare un punto di riferimento per gli interessi e la voce dei club alpini in Europa nonostante le differenze fra gli stessi. Il CAI, assieme all’OAV austriaco ed al DAV tedesco, è una delle più grandi associazioni alpinisti che a livello mondiale.

L’Euma non nasce solamente con lo scopo di farsi sentire più agevolmente a livello europeo. Infatti fra i suoi compiti principali oggi come oggi ha soprattutto la diffusione della cultura dell’alpinismo fra i giovani, della protezione della natura montana, della pianificazione regionale alpina; insomma, l’idea è quella di creare un fronte comune per poter avere una voce più udibile a livello europeo ma anche a livello internazionale. 

Rappresentare interessi comuni in Europa

I club alpinistici a livello europeo vogliono farsi sentire, non solamente per poter avere un impatto a livello legislativo nelle aree di loro competenza, ma anche per poter eventualmente coordinare attività che tocchino gli interessi comuni dei Club, vale a dire protezione della natura ed avvicinamento dei giovani al mondo della montagna. Meno importanti, per Euma, sono le attività agonistiche e quelle di ice climbing.

Dopo la sua creazione compito dell’Euma sarà quello di interfacciarsi con l’Unione europea, col Parlamento continentale e con le organizzazioni transnazionali che possono legiferare o rilasciare pareri su questioni che si occupano di montagna e di tutela dell’ambiente, promozione della montagna a livello giovanile e via dicendo.

In un certo senso la fondazione della Euma è anche un segno di contrasto con la UIAA (la Union Internationale des Associations d’Alpinisme, che riunisce i principali club alpini a livello mondiale). Secondo i club europei, la Union Internationale des Associations d’Alpinisme non dava abbastanza attenzione al settore dell’alpinismo e della tutela ambientale, della sicurezza in montagna, e soprattutto del coinvolgimento giovanile nelle attività alpine.

La Union Internationale des Associations d’Alpinisme si specializzata troppo sulle attività agonistiche di ice climbing, secondo diversi club europei. Questa era l’opinione dei presidenti di due dei maggiori club europei: quello tedesco e quello italiano. Per questo essi non hanno preso parte alla conferenza della Union Internationale des Associations d’Alpinisme in Iran nel 2017. Poco dopo nasce Euma, che fra le sue attività, spiega, vuole soprattutto puntare al contatto coi giovani ed alla protezione dell’ambiente alpino lasciando in secondo piano l’organizzazione di pratiche agonistiche e ice climbing. Una presa di posizione molto netta rispetto alle scelte della Union Internationale des Associations d’Alpinisme, che non si può certamente ignorare.

Forse dopo il punto di rottura, la Euma è destinata ad avere un occhio di riguardo per le peculiarità a livello europeo, nonostante le differenze non scarsamente importanti che intercorrono fra i vari club anche a livello del vecchio continente.