Il tema del gioco d’azzardo, sempre in bilico fra concessione e patologia, da sempre infiamma anche il dibattito europeo. Il problema del gioco d’azzardo infatti non è certo solo italiano, anzi: anche altri Stati europei lo affrontano.
La Commissione Europea, in proposito, ha stabilito che ogni Stato UE è competente per disciplinare il gioco d’azzardo rispettando la normativa europea sulla libertà d’impresa ma anche quella sulla lotta alla criminalità organizzata, ed al riciclaggio di denaro.
Per ciò che rileva in tema di normativa e ripartizione delle competenze, la Corte di Giustizia Europea ha sostenuto che ogi Paese membro può ben limitare le attività del gioco d’azzardo. Ciò purché vi siano due finalità alla fine di questa limitazione, ovvero la tutela della salute del cittadino e la lotta alla criminalità organizzata.
Sta quindi ai singoli paesi dell’UE decidere per una regolamentazione del gioco d’azzardo ed in ogni caso, detta regolamentazione può avvenire o per evitare e prevenire la ludopatia, e/o per contrastare l’uso del gioco d’azzardo come strumento per il riciclaggio di denaro e per il finanziamento della criminalità.
Ad oggi in Itali è possibile giocare solo su casino AAMS sicuri e legali anche perché se ciò non avviene, si rischia di finanziare il malaffare e la criminalità.
L’Italia è uno dei Paesi europei che ha in vigore una legislazione ad hoc, dove il gioco d’azzardo deve essere regolamentato ed esiste un’autorità che dà il permesso o meno, controllato la legalità dell’affare, prima di poter effettuare il gioco d’azzardo sia online che nei locali fisici. Si tratta di un vero rilascio di licenza che permette di poter tenere meglio sotto controllo l’attività del gioco d’azzardo e la sua estensione in Italia.
Il bisogno di una normativa UE
Mancano, ad oggi, norme condivise in UE sul tema del gioco d’azzardo. Il che ovviamente non rende molto semplice l’applicazione delle leggi, dato che è difficile capire quali sono i ‘confini’ di internet soprattutto nel gioco d’azzardo online, e di conseguenza regolare questo aspetto fra diversi paesi dell’UE.
Ad oggi quindi abbiamo decine di regolamenti e leggi diverse in vigore in UE sul gioco d’azzardo, una frammentazione che rende davvero difficile interpretare ed anche applicare la legge. Un regime di protezione diversa dei consumatori a livello EU, in fondo, con 12 milioni di persone che usano il gioco d’azzardo online con regole diverse.
Una normativa europea condivisa e generale che possa trovare applicazione in tutti i Paesi UE potrebbe favorire e non poco i giocatori ed evitare la ludopatia, o meglio favorire la lotta comune al gioco d’azzardo illegale.
Si stima che una regolamentazione a livello europeo del gioco d’azzardo potrebbe portare a colmare lacune della protezione consumatori con un risparmio fino a 6 mlrd di euro: non poco.
Ad oggi ci sono 28 diverse normative nello spazio UE sul tema del gioco d’azzardo, ma una sola normativa GDPR e antiriciclaggio. Per la vicinanza fra gioco d’azzardo e illegalità che talora si verifica, sarebbe quindi auspicabile un unico intervento europeo a disciplina della materia. L’unica Raccomandazione UE del 2014 era appunto non vincolante e impegnava gli Stati a riflettere sulla creazione di un quadro unico di norme sul gioco d’azzardo: ad oggi però ancora nulla è cambiato sotto questo punto di vista, forse anche per gli interessi fiscali dei singoli Stati su questo tipo di attività.
Prendiamo atto quindi che l’ipotesi di una normativa comune dell’Europa sul tema del gioco d’azzardo appare ancora abbastanza lontana, ma è auspicabile che in un settore così delicato e dove si può infiltrare la criminalità, prima possibile ci sia un cambiamento.