Il disagio giovanile in Italia e le pratiche educative

disagio-giovanile-in-italia

Quando si fa riferimento al disagio giovanile in genere si tiene conto di alcune condizioni di sofferenza interiore, spesso connesse all’uso di droghe, alcol ed a comportamenti a rischio, che insorgono nei giovani italiani ed europei nella fascia d’età dell’adolescenza. Il tema del disagio giovanile è straordinariamente attuale in Italia ed in tutta Europea, e talora raggiunge anche delle punte drammatiche.

Lo spettro del disagio giovanile oggi si estende in tutta Italia ed in Europa, soprattutto connesso alle scarse prospettive future, e tende ad esplodere negli ambienti poveri, degradati, ed in quelli tagliati fuori dal progresso.

Il problema del disagio giovanile è tutt’altro che latente in Italia ed in Europea. L’Olanda e l’Italia sono al primo posto per il consumo di droghe, il 22% dei soggetti fra i 15 ed i 64 anni nel 2017 ha usato qualche sostanza; il Belpaese si colloca dopo Repubblica Ceca e Francia, come ci raccontano gli psicologi del team di dedalusbologna.it.

In tema di droga, il consumo di cannabis è quello predominante, l’eroina la prima causa di morte per overdose. La cannabis è una droga sottovalutata molto diffusa in Italia ed in Europa e consumata dal 7% della popolazione europea, 17,1 milioni di quali persone con meno di 34 anni. Fra i giovani è abbastanza diffuso il consumo di ecstasy, meno di anfetamine e il 2,3% di infra 24enni ha provato l’MDMA. 3 ragazzi su 100, fra i 15 e 16enni, avrebbero provato qualche sostanza.

Il disagio giovanile si esprime in molti modi. Negli ultimi anni abbiamo notato l’esplosione delle c.d. baby gang, gruppi di ragazzi e ragazze anche molto giovani che si danno al crimine, dal taccheggio alle rapine o ai pestaggi. Classico e drammatico è l’approccio alla droga, da quella più leggera a quella pesante, ed all’alcolismo, nonché ai comportamenti sessuali rischiosi e devianti che possono essere estremamente dannosi sia per l’autostima che per la salute dei giovani.

Devianze in Europa e tossicodipendenza

A fare il punto sul disagio giovanile è l’Osservatorio Europeo sulle droghe e le tossicodipendenze, con sede a Lisbona. I dati sostengono che la droga più diffusa in Europa è la cannabis, e l’Italia è il terzo paese dove si consuma di più dentro Francia e Danimarca. La seconda droga europea più diffusa è la cocaina, in Italia il consumo è diffuso fra persone dai 25 ai 34 anni e 35 e 44 anni. Siamo il quarto paese per uso di cocaina a livello europeo.
L’MDMA è molto esportato ed importato dall’Europa, e per quanto riguarda l’Eroina purtroppo è ancora abbastanza diffusa ed è causa di numerose overdose. Il consumo di droghe in Europa ed Italia è un grossissimo problema, specialmente fra le persone giovanissime e con meno di 34 anni.

 Prevenzione del disagio giovanile

Come si previene e si cura il disagio giovanile? Una risposta potrebbe venire dal metodo islandese Youth in Iceland, che sembra aver funzionato nell’abbattere la presenza delle tossicodipendenze. Venticinque anni fa la metà dei ragazzi fra 15 e 16 anni in Islanda si ubriacava almeno una volta al mese e molti si drogavano. Il programma Youth In Iceland affonda le radici in studi accademici che hanno dimostrato che la droga e l’alcol sono strumenti di riduzione dello stress e di sballo. Ottenere lo stesso effetto di sballo o sfogo dello stress con metodi sani, si concluse, avrebbe tenuto lontani i giovani dalle droghe. Il programma fu una rivoluzione culturale. Venne imposto un coprifuoco dalle 22 in inverno e a mezzanotte in Estate. Fu impedito ai minorenni di acquistare sigarette, a chi aveva meno di 20 anni di acquistare alcol. Furono introdotte massicciamente attività sportive e artistiche per permettere ai ragazzi di creare il benessere in gruppo, e tutti gli adolescenti furono inseriti nel programma. Il progetto Youth in Iceland oggi è stato preso come spunto per Youth in Europe, che mira a fare lo stesso programma nei confini europei.