Lo Stato italiano rispetto ad altri paesi della Comunità Europea ha indubbiamente un senso del risarcimento della persona in caso di errori compiuti dai sanitari nettamente maggiore e a forte tutela dei cittadini.
Andando ad analizzare singolarmente i vari paesi della Comunica Europea in cui il paziente è stato leso da un errore sanitario ed ha poi ricevuto un risarcimento ci accorgiamo subito delle differenze. Vedendo la fascia nordica quali ad esempio la Svezia o la Norvegia, il valore che la legge assegna ad un danno biologico permanente a vita o temporaneo per un soggetto che si troverà per il proseguo della vita ad avere problemi fisici in seguito a un evento di malasanità sarà di medio basso riscontro economico. Lo Stato in questi paesi ritiene che ci sia una linea massima di risarcimento equiparabile a circa la metà dell’Italia definendo gli errori medici con assegni di medio valore.
Anche la Spagna si è dimostrata negli anni attenta alla tutela della persona e del malato limitando però a risarcimenti di natura economica nettamente inferiore a ai 150 .000 euro circa dati ad esempio ad un erede di una persona deceduta in Italia.
In una azione legale per malasanità in Italia ogni erede infatti può prendere una cifra equivalente a circa centocinquantamila euro se un suo caro si dimostra sia deceduto per errore medico, negligenza o imperizia dell’ ospedale o del singolo medico.
La Comunità europea dovrebbe uniformare invece il risarcimento di un soggetto leso nei vari paesi in quanto è fondamentale che le varie legislature si allineino. Ormai vi è sempre più interconnessione con gli stati europei e i cittadini che spesso si trovano per lavoro o per altre motivazioni personali / familiari in altri paesi dell Europa possono subire interventi e relativi danni in ogni paese; quindi i cittadini se sono soggetti ad errore medico è fondamentale che vi sia un paritetico trattamento dinanzi ai vari tribunali europei.
Altri paesi quali Germania e Austria considerano invece molto importante il danno patrimoniale che il soggetto subisce e la famiglia di conseguenza nel caso ad esempio deceda un dirigente d’azienda con un salario alto che permetteva una grossa qualità di vita alla famiglia stessa. La mancanza per errore medico di un parente il cui salario permette agiatezze va indubbiamente risarcito e questi due paesi sono particolarmente attenti più al danno patrimoniale che al danno biologico / parentale che invece trova grosso riscontro in Italia. Sicuramente è una diversa interpretazione in cui si vogliono tutelare le possibilità economiche di una famiglia al 100 %.
Allo stesso modo più si guarda verso est Europa e più si hanno discostamenti da altri paesi della Comunità Europea riguardo il valore della vita che sembra abbia risarcimenti allineati su cifre molto più basse di paese in vetta come l’Italia.
Il tutto a discapito probabilmente di una linea comune che la Comunità Europea dovrebbe garantire a tutti i cittadini che con le proprie tasse e il proprio impegno sociale quotidianamente fanno crescere. Il futuro anche nel settore dei risarcimenti dovrà allinearsi nella Comunità Europea se vogliamo dare equilibrio e uguaglianza nella giustizia di ogni paese diverso ma al contempo appartenente alla stessa comunità.