Ustica è una delle più affascinanti isole siciliane, soprattutto per quanto riguarda la sua ricchezza naturalistica. All’interno di Ustica, infatti si trova l’area marina protetta Isola di Ustica istituita nel 1986 e che si snoda fra le numerose grotte isolane, sulle coste e fra gli scogli che circondano il territorio. Un paradiso per chi ama la natura e per chi vuole maggiori informazioni sulle origini di Ustica, isola incontaminata e di rara bellezza.
Fra natura e mare, e ricchissimi siti biologici dove i pesci e la fauna locale vive prosperamente, l’area marina protetta di Ustica è sicuramente un luogo fantastico per chi ami fare snorkeling e diving ed in generale per chi voglia il contatto con la natura.
L’area marina di Ustica si estende per 19.591 ettari, coinvolge quindici km di costa, ed è un luogo dove vivono moltissimi animali del Mediterraneo, anche specie rare come il gambero rosa e la tartaruga marina Caretta Caretta.
La riserva marina di Ustica
L’area marina protetta di Ustica è la prima istituita in tutta Italia assieme a Miramare. Lo scopo dell’area è quello di preservare la biodiversità della fauna e della flora di Ustica, che sono uniche in tutto il Mediterraneo, e di preservare gli habitat naturali e semi-naturali delle specie locali.
La riserva marina di Ustica è connotata da acque purissime e dai fondali trasparenti dove sguazzano pesci: un vero paradiso per chi ama fare le immersioni. La perla del Mediterraneo ospita almeno il 50% delle specie animali tipiche di questo mare, e dato che qua le barche non possono transitare, la fauna marina è particolarmente tranquilla ed è possibile scoprirla con un tuffo nel blu e nuotare con le cernie brune, le murene, le occhiate ed i saraghi. Ustica è un’area marina protetta dove questi animali non possono essere molestati o cacciati e da anni vengono in queste acque per riprodursi. Sul fondale è possibile ammirare le stelle marine, colorate e luminose, ma anche madreperle e spugne nonché ricci di mare.
A colpire per la ricchezza ad Ustica, però, non è solamente la biodiversità molto accentuata. Anche la morfologia stessa di Ustica è unica e protetta: i fondali isolani, infatti, sono costituiti da lava e ci sono poche spiagge sabbiose o di ciottoli.
Tutta Ustica è connotata da versanti e coste molto ripide e rocciose, aspre e selvagge, mentre i sedimenti del mare hanno avuto origine dal tufo.
La connotazione naturale di Ustica ha un ruolo diretto nel preservare la bio-diversità di questa zona perché il substrato di rocce consente di aiutare la riproduzione delle specie che vi vivono. Inoltre Ustica è considerata una sorta di secca, al riparo dalle correnti, il che la rende un luogo ideale per le specie che si vogliano riprodurre e riposare e aumenta esponenzialmente la biodiversità locale.
Il mescolarsi delle acque fredde e delle acque calde incrementa la produttività dell’ecosistema del mare di Ustica.
Le zone dell’area marina protetta
L’area marina protetta di Ustica è distinta convenzionalmente in tre zone, la zona A, B e C. La zona A è la c.d. riserva integrale, si trova di fronte a Cala Sidoti ed è una zona dove è vietato il transito delle navi e la navigazione, l’ormeggio, la pesca, ed ogni attività che possa in qualche modo disturbare gli animali. In questa zona è però possibile fare snorkeling e balneazione e questo consente di visitare e cogliere la straordinaria bellezza e ricchezza dell’ecosistema isolano.
La zona B è quella della riserva generale, va da Punta Cavazzi a Punta Amo Morto. Qua non è consentito prelevare nessuna forma di vita, né animale né vegetale, ma si può fare pesca sportiva, navigare e fare attività subacquee (non pesca classica).
Infine la zona C è la zona di riserva laziale dove è consentita la navigazione e l’attracco e la pesca solo per gli autorizzati, e si trova sul versante sud orientale di Ustica.