I voucher digitali sono contributi a fondo perduto voluti dal MISE e gestiti dai PID (Punti ingresso digitale) delle Camere di Commercio di tutta Italia. Richiederli è particolarmente vantaggioso.
La digitalizzazione: un percorso necessario e doveroso per tutte le aziende
Parlando di Digitalizzazione, la prima cosa da dire è che bisogna predere coscienza del fatto che il classico modo di acquistare prodotti è servizi si è trasformato, non esistono più confini geografici o temporali e questo può essere un grande vantaggio per le aziende di ogni settore. Il commercio elettronico, è un nuovo mercato che offre possibilità illimitate per tutti.
Vi consigliamo, a tal proposito, la lettura dell’articolo “Commercio elettronico: cosa aspettarsi nel 2022” pubblicato da Parrotto Web Solution.
Il passare degli anni corre veloce insieme alla tecnologia dell’informazione e della comunicazione. Le soluzioni ICT, che solo fino a qualche lustro fa venivano viste come il preludio del declino umano, oggi, rappresentano un valido supporto per le realtà imprenditoriali. Le nuove tecnologie permettono infatti di migliorare l’operatività e, allo stesso tempo, incrementano il livello di competitività nei mercati internazionali. Non si tratta, quindi, di automatizzare soltanto i processi produttivi e organizzativi ma di rendere la macchina aziendale più efficiente, rapida, gestibile e produttiva. La difficoltà maggiore è quella di superare l’uso elementare delle tecniche digitali procedendo con un’adeguata fase di analisi per avere una visione a 360° dell’azienda, del business e degli obiettivi che devono essere raggiunti.
Stop ai grandi spazi. I vantaggi degli archivi smart
Le vecchie foto di repertorio mostrano grandi uffici stracolmi di faldoni. Ai tempi, una necessità non ovviabile. Oggi, uno dei benefici dell’avvento dell’epoca digitale è la dematerializzazione dell’azienda. Non serve più avere a disposizione grandi spazi per conservare documenti cartacei, pratiche e altre scartoffie, perché tutto quello che serve giace all’interno di un computer sempre più compatto e slim. Ma questo è solo un piccolo esempio degli enormi vantaggi della digitalizzazione aziendale.
Le aziende non sono sole
Per aiutare il sistema imprenditoriale italiano ad acquisire queste soluzioni, il MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) con l’aiuto delle Camere di Commercio italiane ha istituito i Punti d’Impresa Digitale e i voucher digitali. I Punti Impresa Digitale, a cui prima abbiamo fatto cenno, sono conosciuti comunemente con il nome di PID. Nascono dal volere del Ministero dello Sviluppo Economico che ha chiesto alle Camere di Commercio di creare degli spazi specializzati nell’assistenza e affiancamento alle imprese che vogliono intraprendere percorsi di digitalizzazione. I PID sono inseriti nel Piano Nazionale Impresa 4.0 varato dal Governo e finanziato grazie alle risorse stanziate dal D.M. 22 maggio 2017. I destinatari dell’iniziativa, quindi, sono le micro, piccole e medie imprese appartenenti a qualsiasi settore economico. I PID offrono quindi diversi tipi di aiuto alle aziende e tra questi spiccano i voucher digitali.
Cosa sono i Vaucher digitali
I Vaucher digitali sono contributi a fondo perduto che coprono parte delle spese sostenute per la trasformazione digitale, dall’acquisto di servizi di consulenza all’introduzione di beni strumentali nell’ambito Impresa 4.0. fino alla formazione di dipendenti e imprenditori. I voucher sono erogati tramite appositi bandi da parte delle singole Camere di Commercio in Italia. I bandi per i voucher digitali sono pubblicati all’interno dei siti web delle Camere di Commercio ma possiedono tutti alcune caratteristiche comuni. Una di queste riguarda appunto le spese ammissibili, cioè quegli acquisti che vengono in parte finanziati grazie al contributo a fondo perduto. La percentuale così come i fondi a disposizione può variare in base al singolo bando.
Esempi concreti di progetto proposti
I progetti proposti possono riguardare l’uso delle tecnologie 4.0, l’Internet of Things, cloud, fog e quantum computing, stampa 3D, intelligenza artificiale, blockchain e così via. Solitamente tali ambiti tecnologici sono elencati nel secondo articolo del bando.
Le spese ammissibili
Le spese ammissibili devono essere, ovviamente, connesse all’impiego di tali tecnologie e nello specifico riguardano:
- L’acquisto di servizi di consulenza e formazione per l’uso e l’implementazione in azienda delle tecnologie individuate;
- L’acquisto di beni e servizi strumentali, incluse spese di connessione, funzionali all’acquisizione delle tecnologie abilitanti;
- Spese per l’abbattimento degli oneri di qualsiasi natura, per esempio quelli finanziari.
I contributi per sostenere le spese possono arrivare fino a 10mila euro in base alle disponibilità finanziarie della Camera di Commercio.