I dati di molte aziende mondiali che puntano alle energie rinnovabili sono davvero incoraggianti. Gli accordi recenti (Parigi 2020) e le conferme di quest’anno hanno dato il via a un piano sostenibile che entro il 2030 porterà alla riduzione dei combustibili fossili e un incremento considerevole delle energie alternative.
A differenza dei fondi che puntano sulle società bancarie, fra cui questo PICTET – SMARTCITY “R” ACC EUR di PICTET FUND MANAGEMENT S.A., codice ISIN LU0503634734 quelli energetici dipendono da tante variabili del mercato. Fra cui il prezzo del greggio, l’economia di un Paese, i costi di trasporto, i consumi energetici dei cittadini ecc…
Nelle energie rinnovabili ci sono altri fattori da prendere in considerazione.
I rischi delle energie rinnovabili
Partiamo dai fattori negativi di questo settore.
Sono energie che dipendono dalla natura e quindi non sono sempre continue e svantaggiose. In particolare quella solare ed eolica. Per cui potrebbero crearsi degli “stock” non commerciabili e quindi ne risentirebbero anche gli investimenti.
Seconda negatività è legata al prezzo che non è a buon mercato rispetto a quello dei combustibili fossili. Anche qui ne consegue un problema sull’investimento. E stessa cosa se il prezzo dei petroliferi scende e quindi diminuisce il capitale da investire nelle alternative.
C’è da tenere conto anche dei cambiamenti mutevoli delle finanziarie dei vari paesi. Cioè la possibilità di sospensione degli incentivi che in questo ambito sono fondamentali. Oppure modifiche normative che apportano costi in più e quindi meno agibilità finanziaria.
Nello specifico dell’attività di trading online conta molto la volatilità dei prezzi delle azioni.
I pro degli investimenti nelle energie rinnovabili
Passiamo ora ai lati positivi degli investimenti nelle energie “del futuro”.
Infatti il primo motivo è nella quantità di investimenti che ci saranno in questo settore energetico: sia liquidità immessa sia richiesta di mercato. Bllombergprevede che il 77% dell’energia mondiale nel 2050 arriverà da questa capacità energetica.
Le performance delle aziende che trattano macchine o produzione di queste energie hanno raggiunto risultati strepitosi lo scorso anno.
Se si fa un raffronto con le energie “tradizionali” si ipotizza che l’eolica e la solare potrebbero superare quella a gas entro un triennio. Poi oltrepassare il carbone in meno di cinque anni.
Perciò è evidente che il settore complessivo è in crescita e consente di diversificare il portafoglio dell’asset allocation.
Quest’ultimo ha margini di libertà di vendita e acquisto e quindi costi di investimento nettamente minori.
Anche i costi iniziale per entrare in fondi collegati alle energie rinnovabili sono inferiori rispetto a quelli dei trading finanziari o bancari.
Molte delle azioni o altri titoli collegati alle società rinnovabili sono ETF, quindi comportano minori rischi di perdite e soprattutto consentono di ottenere guadagni in dividendi da riutilizzare. Anche se bisogna fare attenzione allo spread “denaro-lettera” che a volte porta il differenziale ad allargarsi.
Investire in azioni o altri titoli o fondi di società di energie rinnovabili potrebbe portare in futuro a giovare di guadagni davvero sorprendenti. Oltretutto si opta per aziende che operano per salvaguardare il pianeta ed evitare rischia maggiori per la nostra salute.