La cessione del quinto INPS 2018 (che molti ancora chiamano cessione del quinto INPDAP ma che in realtà sarebbe meglio chiamare cessione del quinto INPS) consiste in un prestito che viene concesso solamente ai dipendenti pubblici, agli enti statali e a quelli parastatali, nonché ai pensionati del settore pubblico.
La differenza dal prestito classico è che nel caso della cessione del quinto, il rimborso della rata viene effettuato direttamente dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico. In sostanza non è il debitore, ogni mese, a preoccuparsi di rimborsare la rata, ma è il datore di lavoro che la trattiene alla fonte e la corrisponde al creditore, cioè alla banca o alla finanziaria o come in questo caso al fondo Inpdap.
Ma cosa è, più in particolare, la cessione del quinto INPS?
Innanzitutto molti la chiamano ancora cessione Inpdap perché fino a qualche anno fa era proprio l’Inpdap che si occupava delle pensioni per il personale del settore pubblico: ora invece si occupa di tutto l’INPS e quindi il nome corretto da usare è cessione del quinto INPS.
Si tratta comunque di un prestito non finalizzato: quindi chi lo richiede non deve preoccuparsi di preparare un giustificativo della spesa, questo prestito viene concesso senza chiedere a chi lo domanda quale sia il motivo della richiesta di denaro.
Inoltre le sue caratteristiche sono più favorevoli rispetto ai prestiti del mercato, in quanto la cessione del quinto INPS presenta un tasso favorevole e agevolato rispetto a quelli normali.
La cessione del quinto INPS può essere erogata direttamente dall’INPS, sulla base di un fondo di denaro che cambia di anno in anno a seconda dei contributi versati dagli iscritti (e quindi il prestito non è sempre disponibile) oppure dalle banche e dalle finanziarie che sono convenzionate con l’ente delle pensioni.
Come richiedere la cessione del quinto INPS
Innanzitutto è bene specificare chi può chiedere la cessione del quinto INPS.
Possono chiederla:
- i dipendenti pubblici e statali di età compresa fra i 18 ed i 65 anni, massimo 67 anni, che siano cittadini italiani, che abbiano un lavoro a tempo indeterminato o anche determinato purché le rate si concludano nella stessa tempistica di conclusione del contratto;
- i pensionati Inpdap ed Inps, il cui prestito non può però superare i dieci anni di tempo, e che sono tenuti alla sottoscrizione di una polizza assicurativa in caso di morte.
Non è possibile chiedere la cessione del quinto INPS su assegni pensione, ad esempio sull’assegno sociale, su quello di invalidità civile, sull’ANF, sugli assegni a sostegno del reddito, su quello esodati.
La richiesta della cessione del quinto INPS per la pensione deve essere fatta chiedendo all’INPS la comunicazione di cedibilità della pensione che riporta anche il massimo importo della rata del prestito.
Per la cessione dello stipendio, invece, c’è l’età massima del dipendente che è di 65 anni – 67 anni se si è dipendenti di poste italiane -.
I tassi di interesse sulla cessione del quinto INPS vanno calcolati di anno in anno perché ovviamente cambiano ma sono sempre più convenienti rispetto al resto del mercato.