Efficienza energetica: i limiti dell’industria italiana

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Con il termine efficienza energetica si intende la capacità di ottimizzare l’utilizzo dell’energia, ovvero di consumarla meglio, evitando sprechi e sfruttando al massimo le energie rinnovabili. Per quanto riguarda l’Europa, sono stati sviluppati degli obiettivi standard che gli stati si stanno impegnando a realizzare entro il 2020. Si stima che questa manovra possa portare in Italia a investimenti anche di 12 miliardi all’anno.

La situazione italiana: molte potenzialità

L’Energy Efficiency Report dell’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano (report annuale sulla situazione energetica italiana ed europea) ha messo in luce come, in Italia, il raggiungimento dell’obiettivo 2020 sull’efficienza energetica possa portare ad investimenti tra i 55 e i 76 miliardi di euro. Secondo questi studi ci sarebbe il potenziale per raggiungere un dimezzamento del consumo energetico industriale di addirittura 64 TWh entro il 2020, obiettivo già raggiunto da altri paesi europei come la Germania.

Teoricamente, dunque, l’efficienza energetica è stata stabilita come una priorità dalla Strategia Energetica Nazonale (SEN), in quanto è stata riconosciuta come la fonte di più del 30% degli investimenti complessivi dell’industria italiana. In pratica, però, sono presenti ancora grossi limiti nel raggiungimento di una vera e propria efficienza energetica in Italia.

Perché investire per l’efficienza energetica

Nonostante questo, la tecnologia in questo settore si sta pian piano sviluppando, in quanto le industrie si stanno rendendo conto di come l’efficientamento energetico sia estremamente conveniente. Molti studi, infatti, hanno evidenziato come convenga compiere interventi volti ad ottimizzare il consumo di energia, mettendo a confronto il costo medio delle tecnologie innovative con il costo delle fonti tradizionali.

Uno dei metodi utilizzati per raggiungere l’efficienza energetica, è ad esempio l’installazione degli scambiatori di calore. Si tratta di apparecchiature per la termoregolazione utilizzate all’interno delle industrie, che hanno il pregio di essere molto compatte e soprattutto estremamente efficienti. Per questi motivi, rappresentano il futuro per quanto riguarda i processi negli impianti industriali.

Efficienza energetica italiana: un mercato frenato

I grossi limiti dell’industria italiana sono dati principalmente dall’infinita burocrazia che causa svariate difficoltà nell’accesso al fondo europeo, scoraggiando in questo modo molti imprenditori. Nonostante gli incredibili volumi d’affari potenziali in gioco, il quadro finanziario risulta del tutto inefficace a causa degli iter burocratici troppo onerosi e lunghi per ottenere le risorse. Oltre a ciò, spesso gli istituti finanziari vanno a valutare il progetto solo in base al credito di chi richiede i fondi, senza prendere davvero in considerazione la qualità della proposta. Tutto questo denota la grave mancanza, Italia, di una vera e propria cultura dell’efficienza energetica, sia per quanto riguarda gli industriali che gli istituti di credito.